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Tesi
di laurea ASPETTI GEOMORFOLOGICI, AMBIENTALI E STORICI DELLA PIANA ALLUVIONALE DEL FIUME CESANO IN RELAZIONE AL RITROVAMENTO DELLA FORESTA FOSSILE |
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La carta geomorfologica della piana del Fiume CesanoLe conoscenze iniziali, riportate nel paragrafo sopra, si sono molto arricchite grazie alla disponibilità di liberi professionisti degli uffici del servizio urbanistico dei comuni, della Provincia di Pesaro-Urbino, della Regione Marche, del Genio Civile i quali con i loro studi e le loro relazioni mi sono stati di grande aiuto nella elaborazione dei dati per questa tesi. Tutto il materiale tecnico è stato rilasciato gratuitamente e attinto specificatamente dai Piani Regolatori Generali e dalle varie relazioni geologiche. Il primo traguardo è stato trovare notizie legate alle caratteristiche del suolo lungo la vallata tramite i sondaggi finalizzati per pozzi o per costruzioni in genere. Il secondo traguardo è stato creare delle sezioni trasversali e un profilo longitudinale lungo l’asta fluviale. E’ stata così costruita una carta geomorfologica (tavola 1) sulla base di carte topografiche regionali (scala 1:25.000): quadrante 110 III (Senigallia), quadrante 116 I (Gubbio), quadrante 117 IV (Jesi) e di foto aeree dell’Istituto Geografico Militare alla scala 1:33.000, bianco e nero (volo G.A.I.). La carta realizzata è una carta tematica, riportante elementi geomorfologici, ritenuti basilari allo studio indicato e che localizza non tutta la valle del Cesano, ma prende in esame una parte di valle che va da San Lorenzo in Campo alla costa. In particolare sono stati presi in considerazione i depositi alluvionali terrazzati del Pleistocene medio-superiore/Olocene, uniformati dall’azzurro. E’ stato rilevato il contatto delle alluvioni con il substrato (color marrone). Il limite esterno delle medesime è stato tracciato con le foto aeree, mentre quello interno con i rilevamenti di campagna in parte già esistenti ed altri fatti dalla scrivente. Dai dati in possesso si arriva alla constatazione che il substrato affiora in quattro punti dell’alveo del fiume. Sono state rilevate le scarpate di erosione fluviale e/o marina che evidenziano gli ordini dei terrazzi minori olocenici nella piana e terrazzi maggiori pleistocenici nei rilievi. Sono stati cartografati i più grossi movimenti franosi, che si trovano esclusivamente nella parte destra idrografica, testimoniando la continua tendenza dell’alveo del fiume ad erodere il versante destro e lo destabilizza innescando gli spostamenti franosi. Nel punto dove attualmente l’alveo è a contatto con il versante si evidenzia una erosione recente, al contrario dove non compare il contatto si può parlare probabilmente di un processo di erosione precedente con la migrazione dell’alveo. Di notevole interesse sono i paleoalvei incisi sul substrato, distinti sulla carta con una freccia blu piena, rilevati tramite lo studio delle sezioni trasversali. Con una freccia blu vuota sono stati evidenziati quelli incisi sulla piana e rilevati tramite la fotointerpretazione. Altri elementi morfologici sono i principali depositi di detriti, le piccole conoidi detritico-torrentizie, i dossi sepolti e gli orli di scarpate fluviali. Nella carta geomorfologica sono stati inseriti anche l’ubicazione dei sondaggi, gli affioramenti e le sezioni trasversali del fiume. |
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