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Scheda
: 01.01.2005
: 04.08.2005

Pyrus pyraster Burgsd.

Nome volgare: Pero selvatico

Famiglia: Rosaceae

Albero o arbusto di 2-15 m, a foglie caduche, alterne, un po' pelose inferiormente da giovani e glabre a maturità, lucide di sopra, a margine più o meno finemente dentato, con nervature secondarie poco rilevate e picciolo lungo anche come il lembo fogliare o più; anneriscono disseccandosi. Rami quasi sempre provvisti di spine apicali (a). Fiori bianchi (b) con antere rosse e stili liberi, in aprile-maggio. Frutti rotondeggianti o piriformi di 2-4 cm, gialli o bruni a maturità (c), in settembre-ottobre, commestibili anche se astringenti ed appetiti dagli animali. Contengono cellule pietrose, in forma di granelli duri.

Comune, cresce in boschi, arbusteti e siepi di alta collina e montagna, sino a oltre 1000 m.

Specie protetta (L. Reg. Marche 8/87).

Preferisce terreni freschi e posizioni di mezz'ombra. Adatto in collina e montagna per siepi e sottobosco.

Si può confondere facilmente col Pero domestico (Pyrus communis L.); comprende anche le forme inselvatiche di quest'ultimo. Le foglie assomigliano anche a quelle del Ciliegio canino.










Pero selvatico.

Fiori di Pero selvatico.
Luciano Poggiani

Fiori.
Luciano Poggiani

Frutti.
Luciano Poggiani

Frutti.
Luciano Poggiani

Tronco di un vecchio esemplare.
Luciano Poggiani