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Scheda
: 01.08.2005
: 18.09.2006

Le schede che seguono sono frutto di un'inchiesta svolta tra i propri familiari dagli alunni della Scuola Media di Lucrezia di Cartoceto nel 1981. Le notizie, da prendere come testimonianza di un uso popolare non scevro da possibili errori, sono integrate, alla voce "proprietà e modalità d'uso", da quanto riportato nell'opuscolo "Piante officinali delle Marche" (BELLOMARIA e MAZZUFFERI 1978).

Aglio

Gli spicchi, schiacciati e bolliti, vengono usati per curare le "boglie" e le ferite.

Aspraggine (Picris echioides, P. hieracioides)

La pianta è detta localmente "Spragna". Veniva usato il succo prodotto spremendo con le dita le foglie per guarire i tagli.

Camomilla (Chamomilla recutita)

Con i fiori, seccati, si ottiene un decotto usato per digerire e distendere i nervi.

Proprietà e modalità d'uso: i capolini sono usati contro l'insonnia e come rinfrescanti per l'intestino. Si usano sotto forma di decotto (25 g in ¼ di litro di acqua). Sotto forma di infuso (5-9 g per litro) vengono usati per l'infiammazione degli occhi.

Cavolo

Le foglie, lavate e asciugate, venivano fermate con una fascia sulla parte sofferente per curare i reumatismi.

Il decotto ottenuto con due o tre foglie si beveva per il diabete (?).

Ciliegio

Coi gambi delle ciliegie si faceva un decotto da bere per urinare.

Ginepro

Con i frutti ("prèlle") del Ginepro si otteneva un decotto da bere per i reni.

Proprietà e modalità d'uso: i frutti (galbuli) sono usati come diuretici e contro i dolori reumatici. Con essi si prepara il "Vino di ginepro" ottenuto per macerazione di 5 cucchiai di galbuli in 1 litro di vino bianco; se ne prendono 2-3 bicchierini al giorno. Anche il decotto, ottenuto facendo bollire un cucchiaino di galbuli frantumati in una tazzina d'acqua, ha proprietà diuretiche. Contro i dolori reumatici si prepara un alcolato da usare sotto forma di frizioni.

Giusquiamo bianco (Hyoscyamus albus)

Specie velenosa. La pianta, dato che cresce su vecchi muri, viene chiamata localmente "Erba murella" come la Parietaria. Se ne prendevano i semi per farli bollire come cura contro il mal di denti.

Altra cura contro il mal di denti era la seguente: i semi venivano gettati sul fuoco del camino, usando un tegame di smalto capovolto per raccogliere il fumo che se ne sprigionava. Poi si versava acqua bollente nel tegame e si aspiravano i vapori tenendo un asciugamano sopra la testa.

Malva (Malva sylvestris)

Si mette la malva a bollire in una pentola, si tolgono le foglie e si usa l'acqua con il succo dell'erba (decotto) per bagnare un panno da mettere sugli occhi quando sono irritati.

Con l'acqua in cui si è bollita dell'erba, raffreddata, si fanno impacchi contro i foruncoli.

Il decotto veniva bevuto per curare i bruciori di stomaco e la stitichezza.

Le foglie fresche appena colte si usavano per le scottature.

Le malve bollite venivano anche date alle mucche quando avevano "mal di pancia".

Proprietà e modalità d'uso: le foglie e i fiori, sotto forma di decotto, vengono usati nelle infiammazioni gastriche, intestinali e vescicali e nella stipsi dei bambini. Se ne prende da ½ a un bicchiere al giorno. Per uso esterno le foglie vengono usate sotto forma di impacchi tiepidi nei foruncoli e ascessi.

Ortica (Urtica dioica)

Dopo aver fatto bollire le radici, si usa l'acqua di cottura, raffreddata, per contrastare la caduta dei capelli.

Il decotto di radici viene usato per l'asma (?).

Il decotto di foglie veniva usato contro gli eczemi (?).

Proprietà e modalità d'uso: il succo, ottenuto per spemitura, è indicato contro le epistassi. Il decotto è usato nella cura della gastrite e dell'ulcera. Se ne prende 1-2 cucchiai al giorno. Sotto forma di frizione ed impacchi, il decotto è indicato contro la caduta dei capelli.

Parietaria (Parietaria judaica)

Veniva usata contro le contusioni.

Proprietà e modalità d'uso: sotto forma di decotto (4-5 cucchiai in 1 litro d'acqua) è indicato come diuretico e depurativo, sotto forma di impacchi, la pianta pestata è indicata nelle contusioni.

Patata

Una fetta di patata cruda applicata sull'occhio attenua i bruciori.

La buccia fresca si usa per le scottature.

La buccia fresca si mette sulle punture di vespe e api.

Piantaggine (Plantago major, P. lanceolata)

Con la piantaggine tagliata finemente si riempe un sacchetto di garza per metterla sul dente che duole.

Quercia

Si faceva bollire la corteccia di quercia, usando il decotto per uso esterno contro le "boglie".

Ruta (Ruta graveolens)

Specie velenosa. Le foglie si mangiavano per mandar via i vermi intestinali.

Proprietà e modalità d'uso: vermifugo e emmenagogo. Come vermifugo si usa il succo: 5-8 gocce con un po' d'acqua per bambini dopo i 7 anni. Per bambini minori di 7 anni si usano le foglie pestate che si fanno annusare. Come emmenagogo si usa l'infuso: un cucchiaino da caffè in una tazza d'acqua.