Sebbene siano meno abbondanti di un
tempo, le erbe selvatiche commestibili sono ancora diffuse nelle nostre
campagne. Basta un po' di esperienza e di capacità di osservazione per
distinguerle dalle numerose altre erbe spontanee.
Chi ama vagare per prati e per campi
lontano dalle strade di maggior traffico, in primavera o dopo le piogge
autunnali o anche in pieno inverno, può scegliere quelle che preferisce e
raccoglierle da solo. Chi non ha tempo o voglia per farlo può acquistare dai
verdurai della città e dei paesi le erbe miste di campo che ancora qualche
anziana donna di campagna raccoglie e porta a vendere. Col vantaggio di trovare
le verdure ripulite e selezionate, pronte per la cottura; liberare le erbe dalle
pagliuzze secche è infatti un'operazione che richiede più tempo, e pazienza,
della raccolta. Tanto che un tempo ci si rassegnava a una selezione imperfetta
col detto "L'erba d'la campagna se capa quand se magna".
Alcune erbe, raccolte quando sono più
tenere, si possono consumare in insalata; ma più spesso si usa bollirle in una
pentola con abbondante acqua (un tempo si facevano bollire nel caldaio, sul
fuoco della "arola"). Al termine della cottura si scolano pressandole, si
tagliano per i due versi, si riscaldano in soffritto di aglio e buon olio
d'oliva (un tempo si facevano soffriggere in un battuto di lardo e cipolla
appena dorato). Le verdure di campo cotte possono far da contorno a piatti di
carne o usate per farcire la crescia o per fare frittate.
Il loro gusto non è neppure paragonabile
alle solite verdure coltivate, forzate a far volume con abbondanti concimazioni
chimiche; esso varia secondo le specie raccolte e migliora tanto più quanto
maggiore è la varietà delle specie. Come se non bastasse, le verdure di campo
sono verdure biologiche, che ignorano insetticidi e fungicidi. Il loro consumo
si inserisce in una dieta alimentare equilibrata e integrale ed è vantaggioso
per la salute grazie alla varietà delle sostanze che contengono: fibre,
vitamine, oligoelementi minerali, mucillagini, sostanze diuretiche e
depurative.
In generale i principi medicinali delle
varie specie sono maggiormente presenti nelle verdure consumate fresche che in
quelle cotte.
Vengono anche considerate assieme alle
specie erbacee anche alcune specie legnose, come la rampicante Vitalba e
i piccoli arbusti Asparago spinoso e Pungitopo.
Porcellana
Portulaca oleracea
Nome dialettale: Purčgnacle, Purčnaca
Famiglia: Portulacaceae
Aspetto: cespi asimmetrici aderenti al terreno, verde-azzurri. Fusti ramificati attorno a uno principale, di colore rosato. Foglie a forma di spatola, glabre, spesse, mucillaginose, ricche di
vitamina C, dotate ai proprietà diuretiche e depurative. Fiori gialli, a gruppi
circondati da una rosetta di foglie. Semini neri, delle dimensioni dei
granellini di sabbia.
Habitat: infestante degli orti e dei campi, comune.
Sapore: untuoso, leggermente acidulo.
Consumo: si raccoglie da giugno a settembre. Cruda per arricchire una comune insalata insieme a rucola e ad erba cipollina; si usano solo le foglie senza semi.
Strigoli
o
Stridoli o
Bubbolini
Silene
vulgaris
Nome
dialettale: Striğ
Famiglia:
Caryophyllaceae
Aspetto:
folti cespi bassi formati da vari
fusticini con foglie, di colore verde glauco. Fusti multipli con cime di foglie
tenere che, crescendo, si ramificano e fioriscono. Foglie lanceolate, glabre,
coperte da una pruina azzurrina. Fiori bianchi a calice.
Semi a chiocciola, alveolati, racchiusi dentro i
campanellini (o bubbolini), formati da due involucri, da cui quello interno più
consistente.
Habitat:
prati, incolti e terreni marginali
anche sassosi.
Sapore:
delicato e gradevole di verdura.
Consumo:
le cime tenere con le foglioline
raccolte in primavera vengono usate per minestre o frittate oppure cotte
insieme ad altre specie.
Vitalba
Clemantis
vitalba
Famiglia:
Ranunculaceae
Aspetto:
cespugli folti e irsuti, lunghi
festoni sulle recinzioni e sugli alberi. Fusti perenni, rampicanti, da liana.
Foglie composte, con foglioline sfrangiate all'apice, disposte a coppie su
lunghi peduncoli; cadono in autunno. Fiori bianchi, privi di petali, riuniti in
gruppi. Acheni pelosi muniti di code sinuose piumate, che formano agglomerati
sericei ben visibili d'inverno sulle siepi.
Habitat:
siepi, radure dei boschi, terreni
sassosi e ruderali.
Sapore:
amarognolo, di selvatico.
Consumo:
Le cime tenere in primavera
(eventualmente prima scottate per attenuarne l'amaro) sono ottime per frittate.
Papavero
o
Rosolaccio
Papaver rhoeas
Nome dialettale: Papâta
Famiglia: Papaveraceae
Aspetto:
cespi di colore verde tenero che, crescendo, emettono getti con foglie
folte. Fusto ramificato e peloso, al tempo della fioritura. Foglie gracili e
frastagliate, leggermente pelose. Fiori con grandi corolle formate da quattro
petali rossi con al centro l'ovario a capsula circondato da stami neri. Semi
piccoli e neri contenuti in capsule aperte verso l'alto.
Habitat:
campi arati e terreni marginali.
Sapore:
delicato, poco pronunciato.
Consumo:
dalla fine dell'inverno all'inizio della primavera, cotto unitamente a
specie più saporite.
Borsa del pastore
Capsella rubella e
C.
bursa-pastoris
Famiglia: Cruciferae
Aspetto: cespi a rosetta schiacciati contro
il terreno, piccoli e poco visibili. Fusto eretto con qualche ramificazione,
continua a crescere durante la fioritura. Foglie gracili, molto frastagliate.
Fiori piccolissimi, bianchi a quattro petali, in cima alle ramificazioni. Semi
piccoli, dorati, racchiusi in silique triangolari.
Habitat: diffusa ovunque, nei prati
incolti, nei campi da foraggio, ai margini delle strade, sui marciapiedi.
Sapore: leggermente salato.
Consumo: raccolta prima della fioritura, in
febbraio-marzo. Come verdura cotta, associata ad altre specie.
Ruchetta
Diplotaxis
tenuifolia
Nome
dialettale: Rugla, Rùgula
Famiglia:
Cruciferae
Aspetto:
cespi arruffati, di colore
verde intenso.
Fusti sottili, gracili,
ramificati. Foglie molto frastagliate.
Infiorescenze a spiga con fiori peduncolati a quattro petali gialli. Semi sferici,
ambrati, racchiusi in lunghe silique.
Habitat:
terreni sciolti e aridi, sabbiosi
o sassosi, campi, vigne, cigli delle strade.
Sapore:
amarognolo, aromatico, piccante.
Consumo:
raccolta dalla primavera
all'autunno. Si usa fresca per aromatizzare le insalate, il carpaccio, la
bresaola (assieme a scaglie di parmigiano).
Crocette
o
Cime di rapa
Raphanus raphanistrum
Nome dialettale: Curón d'radic
Famiglia: Cruciferae
Aspetto:
cespi di colore verde-scuro
tendente al viola, schiacciati sulle altre erbe e non ben visibili. Fusto
ramificato in primavera con bocciolini riuniti in mazzetti. Foglie picciolate
con robusta costa centrale, ruvide al tatto. Fiori gialli con quattro petali.
Semi scuri, sferici, chiusi in silique formate da un solo blocco con strozzature
in corrispondenza dei semi.
Habitat:
in prati e terreni incolti della zona costiera.
Sapore:
sapore di rapa molto pronunciato.
Consumo:
si consuma dall'inverno all'inizio
della primavera solo cotta anche da sola, ma è più adatta per insaporire un
misto di verdure di campo. Si possono cuocere anche le cime di boccioli per
condire la pasta fatta cuocere nell'acqua di cottura.
Pimpinella
Sanguisorba
minor
Nome
dialettale: Pimpinèla, Erba cmarèla
Famiglia:
Rosaceae
Aspetto:
cespi di foglioline dentellate, di
colore verde-azzurro. Fusti semieretti, con qualche ramificazione, che crescono
al momento della fioritura; sublegnosi alla base. Foglie pennate con foglioline
leggermente pelose, appaiate ai lati di uno stelo sottile e consistente, con
una terminale. Fiori privi di corolle e fittamente riuniti in mazze apricali.
Due o tre semi racchiusi in capsule rugose.
Habitat:
scarpate lungo le strade di
collina, terreni sassosi.
Sapore:
di cetriolo.
Consumo:
raccolta a fine inverno, si usa
quando è tenera per aromatizzare insalate.
Lupinella
o
Sulla
Hedysarum coronarium
Nome dialettale: Lupìn
Famiglia: Leguminosae
Aspetto:
cespi con getti e foglie coricati disposti radialmente. Fusti eretti
al momento della fioritura, alti fino a 80 cm, legnosi alla base. Foglie
composte con foglioline laterali rispetto all'asse centrale.
Infiorescenze a grappolo di forma piramidale, rosse. Semi lenticolari, gialli,
racchiusi in baccelli segmentati con superficie a lappola.
Habitat:
anni fa coltivata ovunque come pianta da foraggio; ora, tornata
selvatica, resiste su scarpate e terreni residuali.
Sapore:
decisamente dolce, gradevole.
Consumo:
raccolta in marzo-aprile. Si consumano crudi i getti sbucciati, cotti
i getti liberi delle foglie.
Malva
selvatica
Malva
sylvestris
Nome
dialettale: Malb, Nalb
Famiglia:
Malvaceae
Aspetto:
cespi con getti e foglie
striscianti (eretti al momento della fioritura). Fusto ramificato fin dalla
base. Foglie rotonde, solcate da pieghe radiali, leggermente pelose, su lunghi
piccioli. Fiori grandi con cinque petali rosati da maggio ad agosto. Acheni
curvi a mezzaluna.
Habitat:
incolti erbosi, terreni
disturbati, cortili delle case coloniche abbandonate.
Sapore:
languido e scipito, consistenza
morbida e scivolosa.
Consumo:
i germogli teneri, raccolti da
novembre all'inizio della primavera, vanno cotti in zuppa condita con olio e
sale. L'aggiunta di qualche germoglio di malva ammorbidisce un misto di verdura
cotta.
Finocchio selvatico
Foeniculum vulgare
Nome dialettale: Fnòchi
Famiglia: Umbelliferae
Aspetto:
cespi folti di colore verde intenso, di foglie filiformi. Fusti
multipli ramificati e nodosi con poche foglie brevi e ombrelle di fiori o di
semi. Foglie munite di guaina attorno alla base del fusto, sfrangiate in
sottili capelli e fittamente ramificate. Fiori piccoli, gialli, raccolti in
ombrelle terminali, che sbocciano in giugno-agosto. Semi affusolati, striati,
di colore grigio scuro.
Habitat:
terreni marginali o ghiaiosi della zona costiera.
Sapore:
aromatico, piccante.
Consumo:
in primavera si raccolgono le piante tenere, poi i fusti duri. Usato
prevalentemente per aromatizzare arrosti (maialino,tacchino, coniglio,
chiocciole) e piatti vari di terra (patate in umido) e di mare (garagoli e
bombolini). E' l'aroma
caratteristico della cucina locale.
Piantaggine
Plantago
lanceolata
Nome
dialettale: Léng de bua
Famiglia:
Plantaginaceae
Aspetto:
cespi verde-scuro, ben visibili a
inizio primavera. Fusti singoli eretti, partenti dal centro del cespo. Foglie
lanceolate, con breve picciolo, con nervature parallele molto evidenti, violacee
alla base, serrate nel cespo. Infiorescenze a spiga all'apice dei fusti, di
colore verde chiaro, con antere sporgenti e ricche di polline. Semi di forma
ovale, lisci, di colore ambrato, persistenti sulla spiga anche all'interno,
adatti per uccelli di gabbia.
Habitat:
terreni aridi e incolti erbosi.
Sapore:
erbaceo, gradevole, leggermente
amarognolo.
Consumo:
raccolta da marzo a novembre; sono
preferibili i cespi teneri all'inizio della primavera. Alcuni la utilizzano
cruda in insalata o cotta nelle minestre o con un misto di verdure. E'
ricca di proprietà curative.
Cicoria
selvatica o Radicchio
Cichorium
intybus
Nome
dialettale: Grugn
Famiglia:
CompositaeAspetto:
cespi di foglie prostrate o erette
e grossa radice a fittone. Fusto alto anche un metro, ramificato con nuclei di
boccioli e di foglioline. In maggio cresce dal centro del cespo. Foglie
allungate e dentate con costa centrale robusta, violacea, talvolta un po'
pelosa. Fiori con corolla di petali celesti e stami blu che si aprono dal
mattino al tramonto, formando macchie di colore ben visibili. Semi di forma
conica, riuniti in nuclei duri.Habitat:
terreni aridi e ben drenati, prati
e margini delle strade.Sapore:
amarognolo, che si attenua con la
cottura.Consumo:
I cespi teneri, raccolti dall'autunno
alla primavera, possono essere conditi
in insalata. Più spesso si consumano cotti, associati ad erbe di altre specie.
Crespino
comune
Sonchus
oleraceus
Nome
dialettale: Scurpign
Famiglia:
Compositae
Aspetto:
cespi di aspetto crespo e spinoso, di colore verde glauco. Fusto
eretto e ramificato, che si sviluppa in primavera. Foglie crespe e frastagliate
dotate di una grossa costa centrale, che al momento della fioritura emettono,
al taglio, un liquido lattiginoso. Infiorescenze gialle verso le estremità
delle ramificazioni. Acheni piumati per la disseminazione anemofila.
Habitat:
campi arati e terreni marginali.
Sapore: delicato e gradevole.
Consumo:
si raccoglie dal tardo autunno alla primavera e si mangia
esclusivamente cotto, in modo che perda la consistenza spinosa; si accompagna
ottimamente al radicchio.
Aspraggine
Picris
echioides
Famiglia:
Compositae
Aspetto:
cespi a rosetta con foglie
aderenti al terreno o schiacciate sulle altre erbe; di colore verde scuro.
Fusto ramificato con getti che si allargano a raggiera. Foglie ruvide e con una
certa pelosità, spinose in estate. Capolini gialli. Acheni piumati dispersi dal
vento.
Habitat:
prati e campi arati, terreni
marginali.
Sapore:
gradevole, di verdura.
Consumo:
si raccolgie dall'inverno alla
primavera. Con la cottura perde ogni rugosità; può essere cotta da sola o,
preferibilmente, associata ad altre erbe.
Dente di leone
o
Soffione o
Tarassaco
Taraxacum officinale
Nome dialettale: Piscialèt, Pisciacan
Famiglia: Compositae
Aspetto:
cespi a rosetta con foglie prostrate o semierette. Fusti indipendenti
di forma tubolare e di colore violaceo. Foglie lunghe e dentate, con robusta
costa centrale, che al tempo della fioritura emettono un liquido bianco. Grandi
infiorescenze di colore giallo dorato. Acheni piumati riuniti all'estremità di
ciascun fusto a formare globi setolosi che si disperdono con un soffio.
Habitat:
prati freschi, terreni incolti.
Sapore:
di insalata, con una leggera punta di amaro.
Consumo:
si raccoglie in febbraio-marzo. Si usa sia in insalata che come
verdura cotta, adatta anche per frittate; gradevole anche cotta da sola. Ha
proprietà diuretiche e depurative
Caccialepre
Reichardia
picroides
Nome
dialettale: Cacialéper
Famiglia:
Compositae
Aspetto:
piccoli cespi a rosetta, talvolta
in numerose famiglie, dl aspetto vetroso e di colore verde glauco, con venature
violacee. Fusto eretto, al centro del cespo, con poche
ramificazioni in alto. Foglie gracili,
dentate, assolutamente glabre. Infiorescenze di modeste dimensioni, di colore
giallo. Piccoli acheni piumati inseriti nel ricettacolo.
Habitat:
incolti erbosi sino alla spiaggia
marina e margini delle strade.
Sapore:
delicato, amarognolo, piacevole da
masticare per la sua consistenza.
Consumo:
si raccoglie all'inizio di
primavera. In insalata o in un misto di verdure cotte.
Margheritina
o
Pratolina
Bellis
perennis
Nome
dialettale: Margarìt
Famiglia:
Compositae
Aspetto:
piccoli cespi a rosetta. Fusti
singoli emergenti dal cespo. Foglie brevi, picciolate, arrotondate a spatola.
Fiori gialli riuniti in un'infiorescenza a capolino. Piccoli acheni.
Habitat:
prati e terreni disturbati.
Sapore:
insipida.
Consumo:
si raccoglie all'inizio della
primavera. Cotta insieme ad altre verdure selvatiche, prima della fioritura.
Asparago
selvatico
Asparagus
acutifolius
Nome
dialettale: Sparagina
Famiglia:
Liliaceae
Aspetto:
cespuglioso, ispido, con tralci
sempreverdi. Fusti multipli legnosi, sottili, rampicanti. Foglie assenti,
sostituite da spine sempreverdi. Fiori verdastri, penduli, campanellati. Semi
neri, contenuti in frutti carnosi nerastri.
Habitat:
sottobosco, scarpate aride e
sassose.
Sapore:
gradevole, anche da crudo; dolce
con una punta di amaro.
Consumo:
solo i giovani germogli, che
crescono molto rapidamente in aprile, sono commestibili, bolliti in mazzetti e
conditi con olio e sale.
Pungitopo
Ruscus
aculeatus
Famiglia:
Liliaceae
Aspetto:
piccoli cespugli folti di colore
verde-scuro. Fusti con base sublegnosa, ramificati all'apice. Foglie sostituite
da rami appiattiti terminanti con una punta pungente, simili a foglie per forma
e colore, al cui centro stanno foglioline minuscole. Fiori verdastri,
all'ascella delle foglioline vere. Un seme (o due), racchiuso entro una bacca
di colore rosso.
Habitat:
sottobosco di collina.
Sapore:
i giovani germogli, sia crudi che
cotti, hanno un sapore risultante da una strano contrasto fra il dolce e
l'amaro.
Consumo:
i germogli sono commestibili solo
per pochi giorni a metà aprile. Si cuociono legati in mazzetti come gli
asparagi.