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Scheda
: 22.08.2007
: 22.08.2007

Archeologia=scoprire.

Questa definizione è riduttiva se non se ne dà un significato più articolato: scavare, documentare, studiare, interpretare, pubblicare, salvaguardare, valorizzare le testimonianze materiali del passato, dalla Preistoria al Medioevo, … Per l’archeologo è importante trasmettere ai giovani la grande lezione del passato, fornendo loro gli strumenti critici per contestualizzarlo, coinvolgendoli nella ricerca storica del proprio territorio.

Valle del Cesano - l’età medioevale

Le vicende post-antiche della valle sono caratterizzate da un fenomeno di grande interesse storico: la totale assenza, dopo l’abbandono di Suasa, di un centro urbano di riferimento che sia in grado di organizzare e gestire il territorio rurale. A riprova di quanto detto si ricorderà solo il fatto che ancora in età medievale il rectorium (il centro per la raccolta delle decime versate alla Chiesa) era posto nella vicina città di Senigallia, che conserva la dignità urbana anche dopo la fine del mondo antico, ma che si trova nella limitrofa valle del fiume Misa.

L’assenza di un centro urbano di riferimento determina da un lato un insediamento sparso e frammentato all’interno delle campagna, dall’altro (innesca) nuove dinamiche nell’organizzazione e nell’amministrazione del territorio rurale, che viene, per così dire, “colonizzato” dalle nuove forze che compaiono all’inizio dell’età medievale. Così si spiega la fitta rete di monasteri che sorgono nella valle del Cesano, lungo la direttrice stradale di età romana, a pochi km l’uno dall’altro: S. Gervasio in Bulgaria (presso Mondolfo), S. Maria in Portuno (presso Corinaldo), S. Lorenzo in Campo, S. Vito sul Cesano, S. Abbondio.

Schede:
L'incastellamento medioevale nella Valle del Cesano Secolo X e XI