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: 21.07.2005
: 21.07.2005

Omphalotus olearius (DC.: Fr.) Fayod

Nome volgare: Fungo dell'olivo

Ordine: Boletales

Famiglia: Hygrophoropsidaceae

Descrizione:

Cappello: 4-15 cm, convesso, poi aperto, imbutiforme, con umbone, carnoso. Margine sottile, involuto, poi ondulato, con spaccature. Cuticola separabile, lucida, con presenza di fibrille. Di colore arancio, arancio-bruno, rosso-scuro.

Imenoforo: lamelle molto fitte, con numerose lamellule, fortemente decorrenti. Di colore giallo-zafferano, giallo-arancio, fosforescenti. Facilmente separabili dal cappello.

Spore: 4-7 x 3,5-6 micron, ovoidali o rotonde, non amiloidi, bianco-crema.

Gambo: cilindrico, pieno, fibroso, attenuato alla base, sinuoso, concolore al cappello, a volte più chiaro.

Carne: tenace, fibrosa, giallo-zafferano, aranciata. Odore gradevole. Sapore dolce.

Commestibilità: velenoso: provoca disturbi gastrici molto violenti.

Habitat: boschi di latifoglia, su ceppaie o legno morto; cespitoso, a volte a gruppi molto numerosi. Estate-autunno.

Note: nonostante sia chiamato fungo dell'olivo, è comune anche su altre latifoglie.










Omphalotus olearius.
Luciano Polidori

Omphalotus olearius.
Luciano Poggiani