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Scheda
: 01.01.2005
: 14.08.2005

Con l'introduzione di nuove fonti d'energia, la struttura architettonica del mulino viene completamente modificata. L'impianto molitorio prevale sull'abitazione e l'architettura dell'edificío perde ogni riferimento alla struttura della casa colonica. Sono pochi i mulini superstiti, funzionanti con la sola energia idrica, «rilanciata» dalla lavorazione delle farine integrali. Ma anche essi sono destinati a scomparire presto; anche se l'ENEL progetta il riuso di diverse strutture abbandonate non sembra probabile che la ruota (ma saranno le turbine) torni a girare come in passato. Purtroppo, a differenza della casa di campagna, il mulino non trova, nel mercato dei rustici, estimatori e appassionati; la scarsa tutela del patrimonio storico-tecnologico espresso dai mulini ha fatto sì che anche le poche strutture recuperate e riattate abbiano definitivamente perduto in seguito ad interramenti e distruzioni del bottaccio e dei canali, con la rimozione delle macchine, i caratteri di distinzione tipici di questa architettura.










Mulino in rovina nell'alto Candigliano.
Luciano Poggiani