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Scheda
: 20.07.2005
: 21.07.2005

Lactarius piperatus (Scop.: Fr.) S. F. Gray

Nome volgare: Peveraccio, Caprina

Nome dialettale: Tufiron dal lat

Ordine: Russulales

Famiglia: Russulaceae

Descrizione:

Cappello: 5-15 cm, convesso fino a diventare imbutiforme, consistente e carnoso, screpolato, con margine involuto e un poco ondulato.

Imenoforo: lamelle molto fitte (è elemento di distinzione) strette, attenuate o decorrenti, bianco crema con macchie grigiastre.

Spore: 7-10 x 6-7 micron, bianche, ovoidali con verruche.

Gambo: corto, tozzo, conico, pieno, biancastro.

Carne: dura e compatta. Odore insignificante. Sapore molto pepato. Bianca, tendente al crema.

Lattice: abbondante, bianco, poi giallastro, pepato.

Commestibilità: non commestibile.

Habitat: ubiquitario. Numeroso a file o a gruppi. Estate-autunno.

Note: molto comune, è certamente da evitare per il sapore e perché è un fungo lassativo. Si riconosce dagli altri lattari bianchi per le lamelle che sono molto fitte.










Lactarius piperatus.
Luciano Polidori