|
Scheda
Amanita phalloides (Vaill.: Fr.) Link Ordine: Amanitales Famiglia: Amanitaceae Descrizione: Cappello: 5-15 cm, emisferico, convesso, un poco campanulato poi spianato. Margine liscio. Cuticola lucida, brillante a tempo asciutto, viscosa con l'umidità. Separabile, di colore verde molto variabile, da verde-giallastro a verde con riflessi più scuri, a volte di un giallo chiaro sempre con fibrille molto sottili di colore scuro. Imenoforo: lamelle fitte, libere al gambo, vetricose, con presenza di lamellule. Di colore bianco con riflessi verdastri. Spore: 8-11 x 7,9 micron, ellittiche, bianche, amiloidi. Gambo: slanciato, cilindrico, pieno poi cavo, ingrossato dall'alto verso il basso. Di colore bianco con decorazioni verdastre più o meno evidenti. Anello membranoso pendulo con striature. La volva è membranosa come una guaina che avvolge la parte terminale del gambo che è bulbosa. Carne: bianca, appena verdastra sotto la cuticola. Odore tenue nel giovane, poi ripugnante a maturazione inoltrata. Sapore dolce. Commestibilità: velenoso, mortale. Habitat: boschi di latifoglie; meno frequente sotto conifere. Estate-autunno. Comunissimo. Note: l'avvelenamento è quasi sempre mortale. Si manifesta dopo 8-24 ore con vomito e diarrea; poi iniziano disturbi psichici, crampi muscolari, vertigini, grande sete, poi problemi epatici, con l'ingiallimento della pelle e degli occhi. Le tossine falloidine hanno azione rapida e sono le meno dannose mentre le tossine amanitine hanno una azione più lenta e sono quelle che provocano i danni più gravi, che purtroppo portano alla morte. Raccomandazioni: chi va per funghi lo deve conoscere molto bene e deve essere in grado di riconoscerlo in tutti i suoi stadi di crescita e deve avere sempre presenti i caratteri più distintivi. |