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Scheda
: 15.07.2005
: 29.07.2005

In Italia sono presenti circa 100 specie di Mammiferi (esclusi quelli marini).

I Mammiferi sono molto sensibili alla distruzione degli habitat, ne deriva che la loro distribuzione sul territorio, in particolare delle specie di taglia media e grande, è oggi fortemente influenzata dalla presenza dell'uomo e dalle modificazioni della struttura fisica dell'ambiente. Se per gli uccelli, infatti, il volo facilita i fenomeni di dispersione, per i mammiferi il fatto di doversi spostare a terra compromette notevolmente la possibilità di diffondersi tra "isole" di habitat idonei, separate da ambienti notevolmente trasformati dallo sfruttamento antropico i quali possono rappresentare una barriera invalicabile per le specie più esigenti. Risulta dunque importante l'esistenza di corridoi faunistici che, fungendo da vie di diffusione, mettono in contatto differenti aree poco antropizzate.

Un discorso a parte meritano i Chirotteri i quali, al contrario degli altri mammiferi, non devono spostarsi a terra. Tuttavia molte specie di Pipistrelli necessitano di habitat molto particolari per potersi alimentare e riprodurre (ambienti ipogei o ambienti boschivi con presenza di alberi maturi che possano offrire ripari diurni); la tutela di questi ambienti è di fondamentale importanza per la loro conservazione.

La presenza sul territorio di alcune specie di mammiferi, ad esempio di quei Carnivori che hanno mantenuto le abitudini alimentari originarie (e che sono al vertice della catena alimentare), risulta indice di sistemi ecologici in buona salute o non eccessivamente alterati. La presenza di altre specie è controllata invece soprattutto dall'uomo in relazione al loro elevato interesse venatorio: ciò avviene per esempio per la Lepre (Lepus europaeus).