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Scheda
Vipera aspis (Linnaeus, 1758) Nome volgare: Vipera comune Nomi dialettali: Vippra, Vipra, Vèpra Ordine: Squamata Famiglia: Viperidae Caratteri distintivi: Serpente le cui dimensioni raggiungono di solito i 65 cm, raramente superano gli 80 cm. Il corpo è abbastanza massiccio, con coda breve soprattutto nelle femmine. La testa è triangolare e ben distinta dal corpo, con squame frontali e parietali piccole e punta del muso leggermente rivolta all'insù. L'occhio presenta una pupilla a fessura verticale; le squame dorsali sono nettamente carenate. La colorazione è quanto mai varia, formata da macchie e barre scure trasversali su di un colore di fondo dal grigiastro, al bruno-giallastro fino al rossiccio. Specie simili: aspetto inconfondibile rispetto agli altri serpenti che vivono nella nostra zona, se si tiene conto della coda breve, delle squame sul capo piccole, del muso con punta rivolta all'insù e della pupilla a fessura verticale. Biologia: la Vipera comune è una specie prevalentemente diurna e terricola. Durante le ore più calde della giornata nei mesi estivi tende a rimanere al riparo di arbusti e pietre, per uscire a caccia durante il crepuscolo e anche di notte. Al mattino, data la necessità di termoregolarsi, si espone con maggiore frequenza al sole. Le prime uscite dalla latenza invernale si possono avere già in febbraio, seppure non è escluso che il letargo possa temporaneamente interrompersi anche nei mesi invernali se le condizioni termiche sono particolarmente favorevoli. Si nutre soprattutto di piccoli mammiferi, ma anche di sauri, uccelli e invertebrati. L’accoppiamento avviene da marzo a giugno. Il periodo di gestazione è di circa 4 mesi; da metà agosto a settembre vengono partoriti di solito 6-11 piccoli di 18-20 cm di lunghezza. Distribuzione in Italia: presente in tutta Italia tranne che in Sardegna. Distribuzione provinciale e valutazione di abbondanza: specie mediamente diffusa, frequente. Presente soprattutto nella zona alto-collinare ed appenninica. La fascia altitudinale rilevata va dai 174 m (dintorni di Auditore) e i 190 m (Furlo) sino ai 1370 m (M. Catria). Distribuzione nella Valle del Cesano: Specie tipica della fascia alto-collinare e montana, è stata rinvenuta nel massiccio del M. Catria – M. Acuto e nelle vette “minori” in habitat idonei con poca pressione antropica. Habitat accertati: si può trovare in pascoli montani e altre zone erbose, arbusteti, boschi di latifoglie e di conifere esotiche, zone rocciose e pietraie. Normative di tutela: specie protetta in base alla Convenzione di Berna del 19-9-1979 (Allegato III).
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