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Scheda
Anguis fragilis (Linnaeus, 1758) Nome volgare: Orbettino Nomi dialettali: Aspitìn, Sèrpe cieca, Biscia Ordine: Squamata Famiglia: Anguidae Caratteri distintivi: lunghezza totale solitamente di 20-30 cm. Si tratta di un Sauro del tutto privo di arti. Capo e coda sono poco distinguibili dal resto del corpo; l’apice caudale è ottusamente appuntito. Il colore di fondo varia dal bruno al bruno-giallastro e al rosato, spesso con tonalità metallica e lucente. Lateralmente e in posizione dorsale il corpo è percorso, quasi sempre nelle femmine e talora nei maschi, da strie scure longitudinali. Specie simili: si può confondere con Chalcides chalcides, che possiede però gli arti, anche se piccolissimi. Esiste anche una somiglianza superficiale con i serpenti, che però hanno il capo ben distinto dal tronco e gli occhi sprovvisti di palpebre mobili. Biologia: l’Orbettino trascorre gran parte del tempo nel sottosuolo; in superficie è attivo all’alba e al crepuscolo, mentre nelle ore più calde della giornata rimane al riparo della vegetazione, in luoghi umidi o freschi e sotto le pietre. In caso di pericolo, la coda è capace di autotomia e di successiva rigenerazione. Si nutre soprattutto di molluschi terrestri ed artropodi. L'accoppiamento avviene in aprile-giugno; le femmine, ovovivipare, dopo circa tre mesi di gestazione partoriscono da 6 a 12 piccoli. Distribuzione in Italia: presente nelle regioni settentrionali e centrali, meno diffusa al Sud e assente nelle isole. Distribuzione provinciale e valutazione di abbondanza: specie largamente diffusa, frequente. Presente dalla costa, ove è più rara, alla zona appenninica. La fascia altitudinale rilevata va dal livello del mare ai 1350 m (M. Catria). Distribuzione nella Valle del Cesano: assente nella bassa valle del Cesano, si rinviene più facilmente negli habitat freschi ed umidi (boscaglie ripariali, fossati, ambienti perifluviali) del medio ed alto bacino. Habitat accertati: specie presente in un numero elevato di ambienti. Rinvenuta in zone erbose, campagna con siepi e alberature, arbusteti, boschi e zone rocciose. Normative di tutela: specie protetta in base alla Convenzione di Berna del 19-9-1979 (Allegato III).
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