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Scheda
Elaphe (=zamenis) longissima (Laurenti, 1768) Saettone comune Nome volgare: Saettone comune o Colubro di Esculapio Nomi dialettali: Biscia, Sérp Ordine: Squamata Famiglia: Colubridae Caratteri distintivi: serpente che può raggiungere dimensioni considerevoli, fino a 200 cm, anche se normalmente non supera i 140 cm. Squame dorsali lisce, solo debolmente carenate nella metà posteriore del tronco. Una squama preoculare e 23 (più raramente 21) squame dorsali contate in linea trasversa a metà tronco. Le parti superiori sono di colore bruno-giallastro o tendente al verde, quelle laterali e inferiori divengono sempre più giallastre. Talvolta può presentare 4 deboli linee longitudinali scure o una fine punteggiatura chiara. Specie simili: si può confondere con Elaphe quatuorlineata, (ancora non segnalato per la Valle del Cesano) che però ha di norma 2 squame preoculari (anzichè una), squame dorsali debolmente carenate (anzichè lisce), corpo meno slanciato con quattro linee longitudinali scure ben evidenti (anzichè di colore uniforme o solo con accenni di linee). I giovani si possono confondere con quelli di altri Colubridi per quanto riguarda la colorazione. Distribuzione nella Valle del Cesano: è stato rinvenuto nel medio-basso corso del fiume Cesano, anche se risulta essere più comune nella fascia alto-collinare in habitat idonei. Biologia: il Saettone comune è agile sia sul terreno sia nello spostamento su rocce e alberi. Si difende anche con la secrezione maleodorante delle ghiandole cloacali. Il letargo in linea generale va da ottobre a marzo. Il suo regime alimentare è costituito principalmente da piccoli mammiferi, lucertole e uccelli (CAPULA e LUISELLI, 2002). Caccia principalmente all’agguato e le prede vengono uccise per costrizione prima di essere ingoiate. Si accoppia da maggio a giugno, mentre le uova, da 5 a 15, vengono deposte in luglio. Dopo circa due mesi nascono i piccoli, con lunghezza variabile da 25 a 35 cm. Distribuzione in Italia: presente in tutte le regioni italiane esclusa la Sardegna. Distribuzione provinciale e valutazione di abbondanza: specie mediamente diffusa, frequente. Osservata un po' dovunque, dalle colline in vicinanza del mare alla zona appenninica. La fascia altitudinale rilevata va dal livello del mare ai 1100 m (Villagrande di Montecopiolo). Habitat accertati: specie presente in un numero medio di ambienti. Presente in radure, siepi, arbusteti, boschi di latifoglie, boschi radi, zone rocciose, piccoli nuclei abitati, campagna. Normative di tutela: specie rigorosamente protetta in base alla Convenzione di Berna del 19-9-1979 (Allegato II); specie di interesse comunitario che richiede una protezione rigorosa in base alla Direttiva "Habitat" 92/43/CEE del 21-5-1992 (Allegato D).
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