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Scheda
Rana italica (Dubois, 1987) Nome volgare: Rana appenninica Ordine: Anura Famiglia: Ranidae Caratteri distintivi: rana rossa di piccole dimensioni (lunghezza del corpo solitamente compresa tra 5 - 8 cm). Muso arrotondato o debolmente appuntito. Timpano piccolo, poco evidente e relativamente lontano dall’occhio. Il maschio è privo di sacchi vocali. Gola scura, finemente punteggiata di nero o grigio, con striscia centrale chiara e stretta. Colorazione del corpo molto variabile: parti superiori dal brunastro, al grigio e al rossastro con macchie scure, parte ventrale più chiara. Girino con coda circa 4 volte più lunga che alta (rapporto di 4:1), con apice ottusamente appuntito; colorazione nero-brunastro con macchiettatura a lucentezza metallica. Specie simili (adulti): si può confondere con Rana dalmatina, che però ha gola chiara e con macchiettatura solo sui lati (anziché scura e con stretta striscia chiara centrale), e con R. temporaria (assente nella Valle del Cesano) che presenta la gola e ventre più chiari, con macchie scure ben contrastate su fondo bianco-giallastro. Biologia: la Rana appenninica è un’abile nuotatrice e saltatrice; se disturbata si nasconde sotto i sassi o tra la vegetazione del torrente. Sverna nel terreno o nei sedimenti sott’acqua. L’adulto si nutre di vari invertebrati, sia in acqua che sul terreno. La riproduzione ha luogo da febbraio a maggio; la femmina depone le uova in piccole masse tondeggianti ancorate a sassi ed altri oggetti sommersi. I girini metamorfosano all’incirca in 2-3 mesi dalla schiusa. Distribuzione in Italia: specie endemica italiana, presente lungo tutto l'Appennino, dalla Liguria alla Calabria. Distribuzione nella Valle del Cesano: è stata rinvenuta in un paio di stazioni costituite da ruscelli pedemontani del gruppo montuoso del Catria-Acuto. Habitat accertati: specie presente in un numero limitato di ambienti. Frequenta torrenti e ruscelli di montagna, pozze e boschi, incluse le faggete. Normative di tutela: specie rigorosamente protetta in base alla Convenzione di Berna del 19-9-1979 (Allegato II); specie di interesse comunitario che richiede una protezione rigorosa in base alla Direttiva "Habitat" 92/43/CEE del 21-5-1992 (Allegato IV)
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