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Scheda
: 15.01.2005
: 10.05.2005

Rana dalmatina (Fitzinger in Bonaparte, 1838)

Nome volgare: Rana dalmatina o Rana agile

Ordine: Anura

Famiglia: Ranidae

Caratteri distintivi: lunghezza del corpo solitamente compresa tra i 5 ed i 7 cm (raramente fino a 9 cm). Presenta il labbro superiore più o meno omogeneamente biancastro o crema fino all’apice del muso, affilato ed appuntito. Timpano grande, ben evidente, situato vicino all'occhio. Zampe posteriori molto lunghe, con inguine tendente al giallo limone. Tubercolo metatarsale grande, prominente e ben arrotondato, lungo 1/3 o 1/2 dell’alluce Il maschio è privo di sacchi vocali. Colorazione dorsale molto variabile: giallastra o bruno-rosata, con gola sempre bianca, talora con lieve punteggiatura o marmoreggiatura ai lati e sulle mandibole. Girino con coda acutamente appuntita all’apice, dorso con colore di fondo bruno-nerastro e abbondante macchiettatura dorata. La pinna caudale è alta, convessa e appuntita all’apice.

Specie simili (adulti): si può confondere con Rana italica, che però ha la gola scura (anziché chiara e con macchiettatura solo ai lati), e con R. temporaria (assente nella Valle del Cesano), che però è più grande, ha il muso più arrotondato e gola/ventre sempre marmoreggiati. Il carattere distintivo legato alla lunghezza degli arti posteriori (articolazione tibio-tarsica) a oggi non è più ritenuto valido e discriminante.

Biologia: la Rana dalmatina non ha grandi esigenze di umidità, è ben adattata alla vita terrestre e ottima saltatrice. Sverna nel terreno o nei sedimenti sott’acqua. L’adulto si nutre di artropodi ed altri invertebrati, mentre la larva di materiali vegetali. Il periodo riproduttivo inizia solitamente tra marzo e aprile. Le uova sono raccolte in masse gelatinose sferoidali ancorate a ramoscelli e a vegetazione sommersa oppure libere in superficie. Le larve sgusciano dopo 15-30 giorni; la metamorfosi avviene 2-3 mesi dopo la schiusa.

Distribuzione in Italia: presente ovunque tranne che in Sardegna.

Distribuzione nella Valle del Cesano: le abitudini “criptiche” di questa specie (e, più in generale, le peculiari esigenze ecologiche delle rane rosse) la rendono quasi ovunque di difficile osservazione. Nell’area oggetto di indagine è stata osservata solo in un paio di stazioni dell’alta valle del Cesano. Potrebbe frequentare anche alcuni fossi interni ed i ruscelli privi di ittiofauna con portata idrica minima ma sufficiente a garantire il successo riproduttivo.

Habitat accertati: frequenta il suolo di boschi e boscaglie, ma anche le fasce limitrofe con prati, campi coltivati, falesie. Si riproduce in pozze, acquitrini e ruscelli.

Normative di tutela: specie rigorosamente protetta in base alla Convenzione di Berna del 19-9-1979 (Allegato II); specie di interesse comunitario che richiede una protezione rigorosa in base alla Direttiva "Habitat" 92/43/CEE del 21-5-1992 (Allegato IV).








Rana dalmatina. Carpegna.
Christian Cavalieri

Rana dalmatina
Luciano Poggiani

Rana dalmatina
Luciano Poggiani

Rana dalmatina
Luciano Poggiani

Ovature di Rana dalmatina. Carpegna.
Christian Cavalieri

Pozza nel bosco ripariale, ambiente di ovideposizione di Rana dalmatina. Metauro a monte di Tavernelle, marzo 2005
Luciano Poggiani

Ovature di Rana dalmatina. Metauro a monte di Tavernelle, marzo 2005
Luciano Poggiani

Girino di Rana dalmatina. Carpegna.
Christian Cavalieri

Carta di distribuzione 2002 (legenda in: come leggere le schede)
DISTRIBUZIONE NALLA SOLA PROVINCIA DI PESARO-URBINO

Alessandro Aguzzi