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Scheda
: 01.07.2005
: 10.04.2005

Ictalurus melas (Rafinesque, 1820)

Nome volgare: Pesce gatto

Nome dialettale: Pésc gatt

Famiglia: Ictaluridae

Caratteri distintivi: testa grande, larga e appiattita; bocca ampia con piccoli denti conici; quattro paia di barbigli, di cui due superanti in lunghezza il capo. Squame assenti, pinna adiposa presente; pinna dorsale e pettorale con il primo raggio ossificato spiniforme. Dorso da grigio olivastro a nero, fianchi degradanti da grigio scuro a biancastro, ventre generalmente bianco. Nelle nostre acque la lunghezza massima è di 25 cm, anche se può raggiungere i 60 cm.

Da studi effettuati nei fiumi della provincia di Ravenna il "Pesce gatto" risulta geneticamente impuro in quanto si presume essere un ibrido fra Ictalurus melas, I. nebulosus e I. natalis, anche se la forma predominante, seppur impura, è da ritenere I. melas.

Biologia e habitat: i giovani sono gregari, gli adulti solitari e con abitudini notturne. Cure parentali sino a che gli avannotti raggiungono i 5 cm di lunghezza. Frequenta acque ricche di vegetazione, con fondale sabbioso o fangoso. Si nutre di vegetali, invertebrati e uova di pesci. Seppellendosi nel fango riesce a sopravvivere anche a temporanei prosciugamenti. Si tratta di un vorace predatore alloctono, la cui presenza costituisce una delle più gravi minacce nei confronti della scarsa ittiofauna indigena.

Distribuzione: specie esotica, introdotta in Italia dagli Stati Uniti e diffusasi ai primi del 1900 nella pianura padana.

Presenza occasionale lungo il medio e basso corso del Cesano. Più frequente nei laghi artificiali.








Pesce gatto (archivio C.S.Naturae).
Roberto Para

Giovani Pesci gatto.
Luciano Poggiani