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Scheda
Ictalurus melas (Rafinesque, 1820) Nome volgare: Pesce gatto Nome dialettale: Pésc gatt Famiglia: Ictaluridae Caratteri distintivi: testa grande, larga e appiattita; bocca ampia con piccoli denti conici; quattro paia di barbigli, di cui due superanti in lunghezza il capo. Squame assenti, pinna adiposa presente; pinna dorsale e pettorale con il primo raggio ossificato spiniforme. Dorso da grigio olivastro a nero, fianchi degradanti da grigio scuro a biancastro, ventre generalmente bianco. Nelle nostre acque la lunghezza massima è di 25 cm, anche se può raggiungere i 60 cm. Da studi effettuati nei fiumi della provincia di Ravenna il "Pesce gatto" risulta geneticamente impuro in quanto si presume essere un ibrido fra Ictalurus melas, I. nebulosus e I. natalis, anche se la forma predominante, seppur impura, è da ritenere I. melas. Biologia e habitat: i giovani sono gregari, gli adulti solitari e con abitudini notturne. Cure parentali sino a che gli avannotti raggiungono i 5 cm di lunghezza. Frequenta acque ricche di vegetazione, con fondale sabbioso o fangoso. Si nutre di vegetali, invertebrati e uova di pesci. Seppellendosi nel fango riesce a sopravvivere anche a temporanei prosciugamenti. Si tratta di un vorace predatore alloctono, la cui presenza costituisce una delle più gravi minacce nei confronti della scarsa ittiofauna indigena. Distribuzione: specie esotica, introdotta in Italia dagli Stati Uniti e diffusasi ai primi del 1900 nella pianura padana. Presenza occasionale lungo il medio e basso corso del Cesano. Più frequente nei laghi artificiali.
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