Liza ramada (Risso, 1826)

Nome volgare: Cefalo calamita

Nome dialettale: Baldigâra

Famiglia: Mugilidae

Caratteri distintivi: corpo fusiforme, muso basso e largo. Occhio privo di palpebra (carattere distintivo rispetto al Cefalo). Possiede due pinne dorsali corte e separate tra loro. Il margine della coda è concavo. Il dorso è grigio-bruno, i fianchi ed il ventre argentei. Carattere distintivo rispetto agli altri Cefali privi di palpebra è che la pinna pettorale, piegata in avanti, non raggiunge se non raramente la parte posteriore dell'occhio e presenta spesso una macchia nera alla base. Può raggiungere 50 cm di lunghezza.

Biologia e habitat: è una specie gregaria che vive in prossimità della costa su fondali fangosi. Si avvicina spesso alle foci dei fiumi ed entra nelle lagune salmastre; si adatta bene all'acqua dolce. Si nutre di sostanza organica presente nel fondo, di alghe e piccoli invertebrati. La riproduzione avviene da ottobre a gennaio.

Distribuzione: il Cefalo calamita è presente nel Mediterraneo, nel Mar Nero e nell'Atlantico, dal Marocco alla Scandinavia meridionale.

E' comune lungo tutte le coste italiane.
Presente nelle acque marine in prossimità della foce del Cesano. E’ stato osservato anche nelle acque salmastre dei porto-canale di Senigallia e Fano.