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: 14.11.2005
: 14.11.2005

La classe la 3^B della scuola Media di Mondolfo, ha deciso di aderire alla proposta dell’ associazione Archeoclub di Mondolfo: “La scuola adotta un monumento” e in particolare l’adozione culturale delle “Edicole sacre” presenti nel territorio comunale.

L’edicola sacra è un monumento architettonico tipico del paesaggio del territorio marchigiano. Presente fin dall’età romana, si diffuse soprattutto in epoca cristiana. La parola “edicola” di origine latina significa nicchia, tempietto, piccola casa, dove sono custodite immagini o statue oggetto di venerazione e devozione. Le edicole sacre conosciute come “figurine o figurette o madonnine” nella consuetudine dialettale, sono frequenti ai crocicchi delle strade, lungo le vie di campagna e testimoniano un esempio tipico di religiosità popolare. Nel nostro territorio comunale, sono presenti innumerevoli manufatti sparsi nelle più disparate località, tanto nel capoluogo, quanto nelle frazioni e lungo le vie e borgate di campagna. Realizzate nelle più diverse tipologie di materiali e varietà di architettura (a tempietto, appesa alle pareti delle case, a colonna…). Le edicole sacre rischiano in alcuni casi materialmente di scomparire, anche a motivo dello spopolamento di certi rioni.

Questa edicola è la più antica e la più monumentale presente nel territorio mondolfese. Probabilmente fu eretta fuori dalle mura per proteggere la porta Fanestre– lato nord del paese che rimaneva la più scoperta, visto che a pochi centinaia di metri si trovava la località Madonna delle Grotte, un tempo ritrovo di briganti. Proprio a questa edicola è legata una leggenda: alcuni briganti vi nascosero un vaso d’oro, scavando proprio sotto l’edicola. Una volta tornati a riprendere il bottino, il vuoto prodotto nella terra dopo l’esportazione di questo, provocò nell’ edicola una leggera pendenza verso sinistra, ed è questo il motivo per cui, ancora oggi l’ edicola risulta pendente da un lato