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Scheda
[fig. 9] Sono alluvioni terrazzate, relative a fasi del IV-V sec. d.C. (DALL’AGLIO et al.,2004), che si estendono per quasi tutto l’attuale corso fluviale e che sono costituite da ghiaie associate a subordinate sabbie, limi e argille. Le superfici dei terrazzi si trovano alla quota media di 10m sull'alveo attivo. La loro litologia è anch’essa condizionata dall’azione agricola, e si presenta sabbio-limosa con una bassa percentuale di ghiaie appiattite e arrotondate. Il limite inferiore, quando visibile, corrisponde con una superficie erosionale netta e leggermente inclinata che separa il corpo alluvionale dal substrato o da alluvioni più antiche, di età radiometrica 37000 anni (CALDERONI et al., 1991) [fig. 10] Il suo limite interno, al contrario della precedente unità, si presenta sub-rettilineo; questa caratteristica ci indica che il corso fluviale che ha generato la scarpata, era di tipo intrecciato, multicanale, tipico di una fase erosiva a energia relativamente elevata. La deduzione è confortata dalle valutazioni ricavate della foto aerea, che vedono la presenza di tracce di corsi d’acqua estinti multicanali. La scarpata del terrazzo ha altezza molto variabile in funzione di come il fiume si è approfondito nel corso del tempo. Forti variazioni si registrano in prossimità di briglie antropiche, dopo delle quali, a causa dell’energia raccolta dall’acqua in caduta libera, si generano scarpate anche di 10m circa per sovaescavazione. [fig. 11] |