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Scheda
: 28.10.2005
: 28.10.2005

Il sisma (VII-VIII°), accompaganto da un forte rombo, colpì alcuni paesi della costa marchigiana settentrionale, tra Mondolfo, Marotta, San Costanzo e Scapezzano. Secondo un'ispezione del Ministero dei Lavori Pubblici, i danni del sisma furono in gran parte dovuti al pessimo stato dell'edilizia locale, in particolare delle case coloniche lungo la costa. Seguirono numerose repliche nel corso dell'anno.

  • A Mondolfo (VII-VIII°) la gente presa dal panico si riversò nelle strade. Caddero molti camini, cornicioni e soffitti. La maggior parte delle abitazioni fu lesionata. Circa 10 abitazioni presentarono lesioni pericolose e vi crollò il tetto. Furono molto danneggiati l'ospedale, i palazzi Mazzanti, Spinaci, Tranquilli, Fuligni, Bettini, Beliardi, Bellini. Nella residenza comunale, cosituita dal vecchio castello malatestiano, la scossa causò larghe screpolature ai muri perimetrali, profonde incrinature nei muri e nelle pareti interne e il crollo parziale dei soffitti. Nel territorio comunale, le case coloniche furono fortemente lesionate.
  • A San Costanzo (VII-VIII°) la maggior parte delle case furono lesionate. 10 abitazioni divennero inabitabili. Forti danni subirono le case coloniche. A causa della cattiva costruzione subì danni la recentissima scuola di Santa Croce situata in campagna. Vi fu un ferito leggero.
  • A Marotta (VII°) la scossa causò lesioni nelle case coloniche, mentre il centro abitato non subì danni di rilievo.
  • A Corinaldo (VI°) la scossa causò la caduta di comignoli e lesioni a fabbricati anche ben costruiti.
  • A Pergola (V°) la scossa fu percepita ma non fece danni.









Figura 3.7. Mappa della distribuzione delle intensità del terremoto del 02/01/1924 con epicentro a Mondolfo (tratto da Monachesi e Stucchi, 1997).
Gian Luca Patrignani