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Scheda
: 28.10.2005
: 28.10.2005

Il sisma (X°) ebbe effetti distruttivi nella zona di Cagli, Piobbico, Apecchio e del Monte Nerone e fu risentita in tutta l'Italia centrale. La violenta scossa provocò la caduta di frane dai monti nella zona dell'epicentro. Vi furono 500 vittime e molti feriti. I danni provocati dal sisma misero a dura prova le popolazioni locali anche nella fase della ricostruzione, a causa della povertà e della scarsità di aiuti da parte del governo Pontificio.

  • A Monterolo (VIII°) vi furono crolli e gravi danni alle chiese e agli edifici pubblici e privati.
  • A Sant'Andrea di Suasa (VIII°) vi furono crolli parziali e gravi danni a edifici pubblici, ecclesiastici e privati.
  • A Fratte Rosa (VIII°) crollarono circa 15 edifici, tra cui edifici pubblici, la chiesa parrocchiale e due piccoli fabbricati privati. Vi furono alcuni feriti.
  • A Frontone (VIII°) vi fu il crollo di edifici e stalle nella frazione di San Savino con morte di animali.
  • A Montesecco (VII-VIII°) vi furono crolli e gravi danni alle chiese e agli edifici pubblici e privati.
  • A Pergola (VII°) vi furono danni agli edifici sia della città che del contado, dove furono più gravi. Non vi fu nessuna vittima.
  • A Mondavio (VI°) si segnalarono screpolature nelle volte e nei soffitti delle chiese.
  • A Serra Sant'Abbondio (VIII°) il sisma produsse gravi danni alla chiesa di San Lorenzo e alle case, delle quali 4 quasi crollarono.
  • A San Vito sul Cesano (VIII°) vi furono crolli e gravi danni alle chiese e agli edifici pubblici e privati.









Figura 3.4. Mappa della distribuzione delle intensità del terremoto del 03/06/1781 con epicentro a Cagli (tratto da Monachesi e Stucchi, 1997).
Gian Luca Patrignani