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Scheda
: 01.08.2005
: 01.08.2005

Gli elettrodomestici hanno rivoluzionato il modo di lavorare all'interno della casa e fatto scomparire, o totalmente modificato, antichi mestieri.

Per stirare i vestiti, 50-60 anni fa, si usava il ferro da stiro che si scaldava sul fornello acceso con carbone di legna, oppure il carbone stesso veniva introdotto in un apposito ferro detto "el fer a vapor" sollevando e poi richiudendo il coperchio al quale era fissato il manico. Quando il ferro semplice si freddava, si rimetteva sul fornello con il carbone acceso; nell'altro caso si aggiungeva ogni tanto altro carbone.

Stirare a quei tempi era un lavoro molto faticoso e delicato per non tingere di nero gli índumenti che si stiravano. Un’intera giornata di lavoro con il ferro da stiro metteva a dura prova le forze della donna.

La stiratrice aveva l'avvertenza continua di strofinare il ferro, appena sollevato dal fornello, energicamente su un panno ruvido per assicurarsi della pulizia, poi, costatatane il giusto punto di riscaldamento, iniziava a passarlo sugli indumenti da stirare.

Era moda, allora, specie fra i nobili, indossare camicie con il colletto inamidato.

Rendere rigidi i colletti con l'amido richiedeva abilità, pazienza e impegno, dati gli strumenti di cui si disponeva.

La stiratrice di Professione eseguiva anche il lavoro di smacchiatura. Solitamente lavorava in casa propria, a richiesta si recava anche presso l'abitazione dei clienti per intere giornate. I nobili la tenevano in casa per diversi giorni della settimana. La paga della stiratrice era molto modesta, simile a quella delle lavandaie.