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Scheda
In questi ultimi decenni, vari Enti ed Istituti di ricerca hanno installato sul territorio nazionale numerosi strumenti dedicati alla registrazione delle scosse sismiche, i sismometri. Il collegamento in rete di tali sismometri permette la registrazione e l'individuazione con buona precisione sul territorio di molti terremoti, anche quelli di magnitudo così piccola da non essere percettibili dalle persone. Gli stessi Enti che gestiscono queste reti sismiche raccolgono i dati delle registrazioni, li analizzano, e li archiviano in apposite banche dati dette cataloghi dei terremoti. Grazie a questi cataloghi possiamo oggi avere un quadro dettagliato della distribuzione della sismicità sul nostro territorio, individuando le zone dove i terremoti si verificano con maggiore frequenza. Per illustrare le caratteristiche della sismicità recente del territorio in esame (Valle del Cesano), si è utilizzato in questa sede il Catalogo della Sismicità Italiana (CSI), gestito dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) con sede in Roma; tale Istituto raccoglie in questo catalogo le informazioni dei terremoti registrati a partire dall'anno 1981 dalla rete sismica nazionale. In Fig. 4.1 si riporta una mappa (Castello et al., 2004) la quale riporta la distribuzione geografica dei terremoti registrati nel suddetto catalogo CSI relativamente alla zona in esame, inclusa nell'ovale disegnato sulla mappa stessa. Ogni terremoto registrato a partire dal 1981 è stato rappresentato da un simbolo corrispondente all'epicentro, la cui forma e dimensione dipendono dalla magnitudo e il cui colore è funzione della profondità dell'ipocentro del sisma. Si può notare l'efficacia di una rappresentazione cartografica di questo tipo per far comprendere, anche con solo due decenni di registrazioni, quale sia la realtà della distribuzione della sismicità sul nostro territorio. Le caratteristiche salienti sono riassumibili nei punti seguenti:
La Valle del Cesano, allungata in senso SW-NE, rispecchia questi due punti: l'alta valle ricade entro la fascia centrale della catena appenninica ed è soggetta ad elevati tassi di sismicità, la media e la bassa valle sono invece interessate da una sismicità di grado decrescente verso mare. |