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Scheda
: 28.10.2005
: 28.10.2005

Intendiamo con pericolosità sismica la descrizione qualitativa e quantitativa dei fenomeni indotti, direttamente o indirettamente, dai terremoti che si prevede possano verificarsi in una data regione geografica. Il terremoto induce infatti una serie di fenomeni che si traducono poi in un pericolo nei confronti del territorio e delle opere civili. Il principale fenomeno (diretto) che si verifica in occasione di un terremoto è lo scuotimento del terreno provocato dal transito delle onde sismiche, le quali possono anche essere localmente amplificate dal terreno a causa di particolari condizioni geologiche e morfologiche. Si verificano poi una serie di uno o più fenomeni indotti dal sisma in funzione dell'intensità di quest'ultimo e delle condizioni locali del territorio; i principali sono: le frane, la temporanea liquefazione (trasformazione in sabbie mobili) di terreni sabbiosi saturi d'acqua, i cedimenti del terreno, la dislocazione della superficie topografica ad opera delle faglie, l'improvvisa subsidenza o il sollevamento di vaste aree nella zona epicentrale, i maremoti a ridosso delle coste. Lo studio di tali fenomeni e la valutazione della loro possibile entità in occasione di terremoti permette di prevedere quanto sia "pericoloso" un territorio a causa della sismicità che lo interessa.

Per quanto riguarda la Valle del Cesano, sulla base di recenti studi (INGV, 2004), si fornisce in questa sede un quadro riassuntivo e significativo degli aspetti di pericolosità sismica che insistono su quel territorio.

Per quanto riguarda lo scuotimento prodotto dalle onde sismiche, si allega di seguito una tabella nella quale, per ogni territorio comunale della zona in esame, si esprimono quattro valori caratteristici che ne indicano il grado di pericolosità:

  1. La magnitudo massima dei terremoti che si originano nell'area; essa permette di prevedere indirettamente la tipologia e l'entità dei fenomeni geologici che possono verificarsi nella zona in occasione di futuri terremoti.
  2. L'intensità massima attesa, ovvero gli effetti massimi prevedibili (in gradi della scala Mercalli) in quel Comune a causa di eventuali futuri terremoti; essa esprime un limite superiore dei danni sulla base dello studio dei terremoti del passato.
  3. L'accelerazione massima del terreno prodotta dal moto ondulatorio delle onde sismiche (in metri al secondo quadro) attesa con un tempo di ritorno di circa 500 anni; essa esprime in termini probabilistici la sollecitazione sismica massima più probabile che ci si può aspettare nell'arco di tempo di 500 anni, ed è un dato di elevata importanza per scopi di ingegneria antisismica.
  4. La zona sismica di appartenenza del Comune ai sensi della vigente normativa antisismica italiana; essa esprime il grado di pericolosità del Comune, riconosciuto per Legge dello Stato, tra quattro valori possibili di pericolosità: zona 1 (alta), zona 2 (media), zona 3 (bassa), zona 4 (molto bassa o nulla). Maggiore è la pericolosità della zona sismica e tanto maggiore sarà l'onerosità della progettazione antisismica richiesta per legge.

Per quanto riguarda gli altri fenomeni geologici indotti dalla sismicità si può affermare quanto segue:

  • Frane: sono possibili solo piccoli movimenti franosi o limitati crolli in versanti rocciosi in occasione dei terremoti più forti attesi in zona.
  • Liquefazione e cedimenti del terreno: è da ritenersi molto improbabile data la limitata scuotibilità della zona.
  • Fagliazione superficiale: le magnitudo dei terremoti locali sono tali da non produrre in superficie dislocazioni di faglia degni di nota; sono al massimo ipotizzabili rigetti dell'ordine di qualche centimetro in occasione dei terremoti più forti.
  • Subsidenza e sollevamenti tettonici: sono di entità trascurabile data la limitata magnitudo dei terremoti locali.
  • Maremoti: possono verificarsi piccole onde anomale sulla costa marina solo in occasione dei terremoti più forti con epicentro in mare.

In conclusione, il quadro globale della pericolosità sismica della Valle del Cesano è quello di una zona a media o medio-bassa pericolosità, con fenomeni sismici più intensi attesi verso la fascia appenninica interna. Limitati o nulli sono i fenomeni geologici indotti dai terremoti attesi in quest'area.










Tabella con lindicazione sulla pericolosità sismica per i comune della Valle del Cesano
Gian Luca Patrignani