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Scheda
: 08.11.2005
: 27.11.2006

Marotta si estende sul litorale adriatico, tra i fiumi Cesano e Metauro. E' composta da quattro quartieri: Piano Marina, S. Giuseppe, S. Giovanni e Ponte Sasso. E' divisa in tre frazioni, una appartenente al Comune di Fano, una a quello di Mondolfo e una piccola parte a quello di San Costanzo. Ha due parrocchie: S. Giovanni facente parte della Diocesi di Fano e S. Giuseppe appartenente alla Diocesi di Senigallia.

Il nome, secondo alcuni storici, deriva dalla sconfitta (mala-rupta o Mauri rupta) subita dai Cartaginesi di Asdrubale nel 207 a.C ad opera delle legioni romane condotte dai consoli Livio Salinatore e Claudio Nerone. Il territorio ha continuato ad essere un luogo di transito di popoli e scontro di numerosi eserciti, che ne hanno segnato la storia. Nella pianura di Marotta infatti, sono stati rinvenuti molti reperti archeologici e testimonianze di popoli e culture antichissime. Per secoli la costa è stata difesa dalle invasioni provenienti dal mare con la creazione di punti di guardia e difesa come la Bastia alla sinistra del fiume Cesano, la Marotta Osteria e la Porta di Ferro.

Il confine che divide i due comuni e le due diocesi è stato posto da Paolo III nel 1544 a causa della contesa per il possesso della Marotta Osteria da parte dei comuni di Fano e di Mondolfo. Documenti d'archivio ci danno interessanti notizie. In uno di questi si legge: " presso l'osteria di Mondolfo, nel luogo in cui un tempo era eretta la chiesetta di S. Maria detta la Picciolella ed ora, a causa del passar del tempo in rovina, si porrà una pietra confinaria a lato della strada che parte dal mare e va verso la collina passando davanti alla locanda." In un cabreo del 1761 (registro catastale) sono rappresentate in maniera molto chiara la chiesetta, la pietra confinaria e l'osteria di Marotta. In seguito, nel catasto pontificio del 1818, mentre l'osteria è ancora in evidenza, non si ha più traccia della chiesetta. La pietra confinaria con un'iscrizione latina su un lato è tuttora esistente; questa separazione è rimasta da 5 secoli la stessa. L'iscrizione in latino della lapide è ancora leggibile, tranne alcune righe deteriorate. Ne riportiamo il testo

BND CONVERSIN EPS AESINAS AEMILIAE PRAE ... DE CONTROVERSIS ... ESTRIS .. ET VIC ... COM ET VICAR AGRIS FINIB.Q COGNOSCENS SECUTUS QUA VETERA MONUMEN QUA OCULIS ETIAM SUI SUBIECTA LAPSOS TERMINOS REVULSOS EXARATOS CONFUSOS INTEGROS CUM FRANC VALOPIO VC FANI PRAEF RESTITUE AC FIRMAR PAULO III PONT MAX IUBENTE AN EIUS PONTIFICAT XI HUMANAE SALUT
MDXLIV

La Bastia era una costruzione situata su una ripa in prossimità del ponte sul fiume Cesano, all'incrocio tra l'attuale via Cesanense che sale a Mondolfo e la Statale Adriatica che collega Fano a Senigallia. Nel tempo è stata adibita a vari usi: nata come fortificazione, divenne comune agricola intorno al 1473 e quindi fornace. Nel XVII sec. riacquistò la sua funzione di posto di guardia fortificato per difendere la costa marchigiana dello Stato Pontificio dalle scorrerie delle compagnie di ventura e dei corsari, che saccheggiavano le barche dei pescatori e quelle di piccolo cabotaggio per il trasporto di merci e persone. La costruzione viene così ricordata in un documento risalente al pontificato di papa Clemente XI " Torre di Bastia, è armata con sei moschettoni et è guardata da otto soldati a piedi di Mondolfo". Dalle robuste fondazioni è sorta una nuova costruzione e della bastia è rimasto solo il nome di una strada nei pressi della costruzione. Nelle vicinanze della Bastia spesso Turchi e corsari raggiungevano la costa depredando, prendendo in ostaggio ed uccidendo gli abitanti della zona: in ricordo di questi eventi il luogo, alla foce di un piccolo ruscello, è stato chiamato il fosso dei Turchi.

La Marotta Osteria, nata anch'essa nel 1400, è stata per secoli locanda e posto di guardia, un punto di ristoro e di sicurezza nel territorio. Nel XVII secolo la costruzione viene così menzionata nei documenti "La Marotta è una casa, la quale serve per ricovero di otto soldati di milizia con un caporale, di S. Costanzo, Barchi et Orciano"; in seguito divenne stazione di posta per il cambio dei cavalli e smistamento messaggeria (smistamento di corrispondenza per varie direttrici) fino ai primi del secolo scorso.

La Porta di Ferro era una costruzione a tre piani, merlata, costruita nel 1400 fra il fiume Metauro e Marotta a 1 Km dal mare. "Porta di Ferro" perchè la porta d'ingresso era rivestita esternamente di lamine di ferro. Fu costruita per controllare il mare, prevenire gli sbarchi dei corsari, difendere le persone e gli armenti dalle compagnie di ventura e dalle bande brigantesche.

Marotta ha avuto ospiti da sempre, anche Vittorio Emanuele II Re d'Italia la scopri come territorio di caccia e di piacevole svago. Allora non esisteva il concetto di ferie o vacanze, vi si soggiornava soprattutto per esigenze di salute: per respirare aria marina con la quale, su ordine del medico, si curavano diverse patologie. Gli ospiti venivano alloggiati dalle famiglie perchè non esistevano alberghi. Attratti dalle bellezze del luogo, tornarono sempre più numerosi costruendo case e ville.

E' dal 1910 che i giornali nazionali si interessano di Marotta: "località balneare di buona spiaggia", nel 1922: "Marotta un interessante centro di soggiorno marino". Il Locchi nel 1934 in una pubblicazione- la Provincia di Pesaro ed Urbino- scrive: "Oggi Marotta è una stazione di buona rinomanza ed è in pieno sviluppo, è frequentatissima ed è preferita da una numerosa colonia di bagnanti che alla cura del mare desiderano accoppiare quiete, tranquillità e modicità di prezzi". Nel 1948 Ricci in " Marotta appunti di storia e di cronaca":..." è frequentata da milanesi, romani, umbri e da gente che ama la quiete, il viver beato senza esigenze, vi trovate; la Chiesa, la Posta e il Telegrafo, la Banca, l'Acquedotto, il Medico- dentista, la Levatrice, la Farmacia e negozi per i principali rifornimenti".

La Stazione Ferroviaria conferì a Marotta una importanza strategica nelle comunicazioni, nei trasporti e nel commercio. Non è un caso che i servizi postali di Mondolfo, San Costanzo, Castelvecchio, Monteporzio, San Michele, Orciano, Mondavio, Barchi e Pergola per numerosi anni hanno fatto capo all'ufficio di Marotta.

Tratto da: http://www.marottamare.it , http://www.marotta.it










Stampa del 1600

Fortificazione medioevale per esplorare il mare

Stazione ferroviaria

Piazza Roma

Viale Carducci

Bagnanti in spiaggia

Pesca della tratta

Cisterna d'epoca romana.
Costruzione a volta in calcestruzzo ,lunga m6,90 larga m3,55 .Lo spessore dei muri e' di 30 cm circa.


Lapide confinaria di marmo posta da Paolo III nel 1544 misura cm 71 di altezza m 1,27 di larghezza e cm 29 di spessore.
Archivio C. Paolinelli


Vista aerea del litorale

Panorama