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Scheda
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28.10.2005 :
28.10.2005
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Intendiamo con rischio sismico la descrizione qualitativa e quantitativa dei danni
prodotti dagli effetti sismici, diretti o indotti, sulle opere civili, quali
monumenti, chiese, edifici, infrastrutture, ecc.. Data la pericolosità sismica
di una zona, se ne deduce il rischio analizzando il comportamento delle opere
civili sotto l'effetto di tali pericoli.
Senza sfociare in complessi ambiti
di ingegneria, che esulano dagli scopi di questo studio, le caratteristiche
salienti del rischio sismico che insiste nella zona della Valle del Cesano
possono essere riassunte nei punti seguenti.
- Il patrimonio edilizio osservabile in valle può
essere suddiviso in: edifici antichi ed edifici recenti. Gli edifici
recenti hanno ovviamente un rischio minore di danni, soprattutto se
costruiti rispettando le norme antisismiche. Gli edifici antichi possono
avere un rischio di danno molto variabile a seconda della qualità del
manufatto (povero, di buona fattura) e del suo stato di manutenzione; sono
spesso situazioni critiche quelle in cui vecchi edifici sono stati
modificati in tempi recenti con tecniche che compromettono la stabilità
dell'edificio.
- Il patrimonio storico-monumentale è soggetto ad un
non trascurabile rischio di danno, fortunatamente contenuto grazie alla
non elevata pericolosità sismica della zona. La fragilità strutturale di
chiese ed edifici storici è emersa, ad. es., a seguito del terremoto del
1997, il quale, pur essendo distante da queste zone, ha comunque prodotto
significativi danni (es. chiese di Pergola).
- Per quanto riguarda le infrastrutture presenti in
valle, il rischio a cui sono soggette è trascurabile, data la loro
limitata presenza e tipologia.
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