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Scheda
: 01.01.2005
: 24.09.2005

Trisetum bertolonii Jonsell

Nome volgare: Gramigna dell'Appennino

Famiglia: Gramineae

Pianta erbacea perenne (H), cespitosa, alta fino a 40 cm, con breve rizoma e numerosi culmi gracili e ascendenti, alla base avvolti da guaine grigiastre; foglie filiformi di 1-2 mm di larghezza; infiorescenza a pannocchia ovata od oblunga di 5-7 cm; spighette verde-giallicce con glume molto disuguali (di 4,5-5 e 7-7,5 mm rispettivamente); glumetta lunga circa 4 mm, con lunghi peli alla base, 2 sete all'apice lunghe circa 3 mm e una lunga resta di 13-15 mm, inserita a 1/3 dall'apice; fiorisce da maggio a luglio.

Corologia ed ecologia:

E' un'interessantissima entità endemica dell'Appennino, nota di varie montagne dell'Italia centrale in cui vive in luoghi rupestri, rocciosi, sassosi, sempre su calcare, del piano montano e in parte di quello collinare.

Analogamente a Hieracium humile ama colonizzare le piccole fessure della roccia, formando graziosi ciuffetti dall'aspetto piumoso (a causa delle reste delle spighette) e lucente.

Nel bacino del Cesano è presente sul M.Catria